L’ambiente, rinnovato da Giulio Romano, si presenta nelle forme armoniose dell’arte del Cinquecento. Di particolare pregio sono gli armadi preziosamente intagliati dal Piantavigna, nelle cui specchiature sono riconoscibili gli apostoli e i santi più venerati nel monastero. Per le analogie con il coro, è probabile che entrambe le opere siano state eseguite su disegno di Giulio Romano.