Luogo della preghiera dei monaci, in legno noce, il coro situato dietro l’altare maggiore è composto di una doppia fila di stalli, il cui ordine superiore è sorretto da eleganti colonnine corinzie, trabeate e poggianti su sfingi. Nell’ordine inferiore si trova, invece, una ricca figurazione costituita da testine zoo-antropomorfe di carattere fantastico.
L’intaglio è stato eseguito dal bresciano Giovanni Maria Piantavigna tra il 1550 e il 1555, insieme ad altri arredi della zona del presbiterio non più esistenti.
Il coro rimanda ad una consuetudine tipicamente monastica che preveda, accanto alla S. Messa, la celebrazione dell’Ufficio delle ore: 7 volte al giorno, i monaci entravano nel coro per elevare a Dio le loro preghiere, attraverso il canto dei 150 salmi distribuiti durante i 7 giorni della settimana.